Ancora spari su specie protette!
Mercoledì 3 febbraio grazie alla collaborazione di un cittadino di San Casciano Val di Pesa (Firenze) è stato rinvenuto un falco pellegrino ferito (vedi foto allegata).
Seguendo le indicazioni telefoniche del volontario del Centro rapaci Lipu di Vicchio, il soccorritore è riuscito a mettere in sicurezza il rapace e a consegnarlo nelle mani della volontaria della struttura.
E’ emerso subito il forte sospetto di una ferita da arma da fuoco, successivamente confermata da raggi x, con conseguente frattura dell’ala destra. Il veterinario non esclude la necessità di un intervento chirurgico.
Si tratta quindi di un’inqualificabile azione di bracconaggio, l’ennesima. Un gesto che deve farci riflettere sui danni procurati dalla caccia. Secondo le indagini della Lac e di alcuni studiosi (vedi il libro di Goriboldi, Andreotti e Bogliani “La conservazione degli uccelli in Italia”) almeno il 75% dei reati di bracconaggio è commesso da persone dotate di regolare licenza di caccia.
A questo punto rimane da sperare che il Centro Lipu di Vicchio – fondato nel 1992 – possa almeno ricevere i contributi regionali necessari per poter proseguire le attività di salvaguardia e recupero della fauna selvatica. La convenzione con la Regione Toscana infatti si è conclusa con la fine del 2015 e il servizio sta proseguendo solo grazie all’impegno dei pochi volontari e alle donazioni di chi ha a cuore questi splendidi animali.
Per un aiuto versamenti CCP 12495529 intestato Centro recupero rapaci Lipu Mugello. Ricordiamo un appuntamento: spettacolo teatrale “La dote” con incasso devoluto al Centro rapaci.
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