Anticipazioni

25/03/12 – Dedica: Mel Broughton, 10 anni per una scimmia

Mel Broughton è un giardiniere inglese, attivista per la liberazione animale, condannato a 10 anni di carcere per aver tentato di salvare la vita di una scimmia.

Mel era stato multato per avere tentato di liberare ROCKY un delfino catturato al largo della Florida nel 1971 e tenuto prigioniero in una piccola piscina in cemento al parco di Marineland, nella città di Morecambe nel Lancashire. Rocky era stato in quella piscina per lo più da solo per 17 anni. Tuttavia grazie al clamore di questa operazione Rocky è stato successivamente liberato.
Nel 2004 grazie al suo impegno – e alla mobilitazione da lui guidata – l’Università di Cambridge ha abbandonato il progetto di costruire il più grande centro europeo di sperimentazione scientifica (vivisezione) sui primati.

Ma l’episodio che ha reso Mel tristemente famoso è stata la sua condanna a 10 anni di carcere. Tutto è cominciato con una trasmissione andata in onda sulla BBC2 il 27 novembre 2006, che presentò al pubblico Felix, una scimmietta chiamata ironicamente così da Tipu Aziz il suo vivisettore, colui che, all’interno della Oxford University, lo ha prima torturato eppoi ucciso. La trasmissione naturalmente mostrava soltanto il volto ‘accettabile’ della vivisezione, quello che i vivisettori vogliono che il pubblico veda.
http://speakcampaigns.org/sitepages.php?a=22

Mel Broughton ed altri vedono il servizio e reagiscono con una mobilitazione internazionale a sostegno della campagna SPEAK, “the Voice for the Rights of Animals”. L’attivista più dedicato, il leader della contestazione è Mel. In rete si trovano molte sue foto.

A Felix è stata asportata la calotta cranica, una procedura che è stata documentata come molto dolorosa da ricerche fatte su umani e primati non umani. Gli elettrodi sono stati spinti a forza nel suo cervello ed è stato fissato un congegno, una specie di scatolina metallica, proprio sulla cima del suo cranio aperto. Il dolore di Felix dev’essere stato insopportabile e non aveva nessuno a confortarlo, soltanto una fredda gabbia di metallo che lo circondava. Non c’era nessuno dei suoi parenti a coccolarlo, per alleviare il suo dolore. Era solo e solo è rimasto fino al giorno in cui i suoi aguzzini, avendo finito il loro studio, lo misero a morte. Durante la prima settimana di settembre 2007 è stato appreso che Felix era stato (finalmente) ucciso dalla Oxford University. Felix è nato in una gabbia, ha vissuto e sofferto sempre solo in una gabbia, ed è, infine, morto in una gabbia, senza avere mai provato la libertà che erano sua per diritto dalla nascita.

Sereno e determinato, Mel fa sentire la sua voce attraverso le sbarre del carcere inglese di Bullingdon, nell’Oxfordshire.

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